Sentivo le onde del mare infrangersi contro l'aurora che lentamente si svegliava dopo una notte oscura piena di musica stridente e grida di voci senza volto, scheletri umani danzando sotto stelle cadenti nel mare.
La spiaggia era piena di conchiglie morte, ciotoli bianchi rotolavano inseguendo la spuma dell'onda che spariva nella grossa sabbia della riva calpestata da piedi scalzi in cerca di profumi della notte o di stelle perdute nel mare.
Non so se ero a letto o sognavo sveglio un lunedì diverso certo è che mi trovavo volando con occhi aperti nel cielo tutto dipinto di labbra femminili con diversi colori di rossetto: erano orme lasciate nell'aria o sorrisi frantumati senz'anima?
Le onde del mediterraneo ballavano al ritmo di remi a mano, non so se erano di punici, cartaginesi, greci o schiavi romani. Ricordo che le caldi notti di una settimana di vacanze corte furono rotte da suoni e voci poco umane chiusi in scogli morti.
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