Ispirata da una natura solidale, contemplo l'elisir maldestra della vita e una sfilata di domande arpeggiano nella mia mente.
Chi padroneggia il potere di renderci felici? Come possiamo brillare nel buio del dolore? Dove ci condurrà l'inquietudine del domani? Perché le nefaste emozioni sono l'essenza del nostro destino?
Forse, il mio spirito è sedato dal mio triste preterito, e ogni dubbio sul probabile nirvana fuoriesce come lava infuocata che distrugge tutto ciò che incontra sul suo percorso.
E così, mi ritrovo incapace di dare spiraglio alle gioie perdendo l'anima della vita, invecchiando lontana dalla leggerezza della ragione.
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