Eravamo in un angolo dell'Africa australe su un masso millenario bagnato dal fiume nascondendo tabù e messaggi non decifrati, mentre un ippopotamo sonnolento ci guardava.
Ricordi quando volevi danzare sotto le stelle per festeggiare chissà quale grande anniversario su un nuovo pianeta lontano senza voti né segreti?
Sorgerà l'aurora di un nuovo giorno senza ombre quando potremo cantare e pregare in cieli nuovi con questo grande inno dedicato al vero amore:
"Alzati, amica mia, mia bellezza e vieni. L'inverno è già finito, la pioggia è sparita. Sono riapparsi i fiori sulla nostra terra".
E tu vicino al tuo sposo, timida ripeterai allegra il voto della tua vecchia e sempre nuova offerta:
"Vieni, o mio diletto, usciamo in campagna, all'alba andremo nelle vigne a vedere se occhieggiano le viti, se si aprono i fiori e gemmano i melograni".
Questi i versi che ti dedico con tanta nostalgia nel tuo primo anno di offerta generosa e grande. Non affligerti per i grandi silenzi delle notti sole, ricordati sempre che l'amore è un grande dono che Dio fa a tutti i suoi figli sotto questo bel sole.
Il nostro grande Poeta ogni giorno ci ama e vede quando lo riceviamo in casa stringendoci la mano. Egli ci dedica e regala il grande poema della vita offrendoci un banchetto di nozze eterne senza fine. Allora sentiremo ripetere questi sacri e grandi versi:
"Mettimi come sigillo sul tuo cuore, tenace come gli inferi è la passiione come sigillo sul tuo braccio; perché forte come la morte è l'amore, tenace come gli inferi è la passione: le sue vampe son vampe di fuoco, una fiamma del Signore!". (1)
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