Africa, ti sento nel cuore con i tuoi ritmi di tam-tam ogni volta che i battiti rintoccano come le campane in quest'uomo pieno dei silenzi delle tue belle savane, rivedendo i salti allegri e liberi delle tue dolci gazzelle, i voli e i canti degli uccelli che cambiano le loro piume come le nostre ragazze in cerca di amore e bellezza.
Sei un continente unico e tutti quelli che ti conosciamo non possiamo dimenticarti in balia delle onde del mare, vedendoti vendere nuda in ragazze tradite da negrieri che sulle strade dell'indecenza rimpiangono i tuoi cieli. Riprendi le redini della tua libertà, scaccia via i fantasmi che brulicano nel tuo sangue giovane ricco di umanità.
Africa, ti porto come madre nei miei occhi e nei sogni, sotto il sole e sotto le carezze della pioggia che ristora, sotto la bianca luna che cresce e muore in un solo mese, leggendo i tuoi messaggi ancestrali che pochi conoscono ma risuonano nei tuoi saggi proverbi, nelle tue favole maturate con le danze, nei dolori e nei tuoi ricchi silenzi.
Africa, quando arriverà la tua ora, quando aprirai le porte della tua immensa biblioteca piena di saggezza e di pietà, quando ci arricchirai della tua sapienza sapendo vivere liberi, senza affanni per il domani, senza ricchezze inutili e vuote? Noi ti aspettiamo silenziosi sotto un cielo di suoni e di stelle per ascoltare la tua lezione magistrale sulla vita di noi mortali.
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