Come è cambiato il mondo negli ultimi cinquant'anni: allora nel paesino lucano dove ho passato l'infanzia passava un bus due volte al giorno andata e ritorno. Le macchine? Mosche rare in quelle strade di ghiaia.
Tutti ci conoscevamo con il nome o meglio soprannome i più famosi? "Mezzo pensiero" e l'altro "fuori legge", bastano queste quattro parole per capire chi erano. Tutti gli altri paesani eravamo ribattezzati in dialetto.
I primi orologi da polso li ho visti in un piccolo negozio del padre dell'amico di scuola dove la bianca magnesia, presa di nascosto, l'intruducevamo in bottiglia d'acqua per poi andare a berla alla fiumara dove ci bagnavamo.
Erano altri tempi quelli trascorsi negli anni cinquanta quando arrivavano pacchi d'alimenti dalla ricca america, ascoltavamo musica con un bel grammofono con tromba con un nome curioso e un bel cane: la voce del padrone!
Nel paese c'erano solo le scuole elementari, un sindaco, un banditore che ogni giorno fungeva da vero giornale, tre chiese, un sacerdote con quattro suore mantenevano in piedi la devozione e quattro maestri per l'educazione.
Oggi si direbbe che erano tempi duri, ancora arretrati invece è stata proprio quella generazione a edificare una nuova visione della vita, più cultura e più fantasia. Speriamo che nel futuro l'uomo coltivi ancora la poesia.
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