Adesso è nonna, cammina curva poggiata al bastone con gli occhi fissi sul marciapiede per non cadere. Il cielo biancastro la copre con un velo da sposa sapendo che suo marito è morto lasciandola sola.
Quand'era giovane dipingeva il suo futuro di rosa ma poi venne la guerra e i sogni caddero a terra insieme alle bombe, alla fame e nera incertezza. Il suo cuore non cedeva guardando dalla finestra.
Un giorno verso sera sposò il suo uomo che amava. Vennero figli e figlie come fiori freschi di primavera. La prima la chiamarono allegria e l'ultimo benedetto vivendo come famiglia cristiana unita sotto un tetto.
Lei stava sempre in casa con i figli per farli grandi mentre lui lavorava di giorno e a volte pure di notte per portare il pane quotidiano e spaventare la fame. Erano altri tempi quelli vissuti insieme sotto le stelle.
Passarono gli anni, i figli crebbero, arrivarono i nipoti, il peso degli anni, le rughe del volto e sogni non risolti. Tutti abbiamo avuto da piccoli il dolce nido della mamma: oggi lei è rimasta sola e curva con il peso dei suoi anni.
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