Non ritorneremo a bussare alla porta: non c'è più nessuno che ci apra. È l'ora del nostro ritorno.
L'ascensore si è fermato al quarto piano: dove si sentiva l'affanno affaticato di una vecchietta che viveva sola, con l'abbaiare stanco di un cagnolino e il telefono che raramente squillava.
Non ritorneremo a bussare alla porta: il riscaldamento è ormai spento, la televisione è rimasta muta, la radio a pile ha perduto la voce, le bianche finestre sono chiuse.
Non ritorneremo a bussare alla porta: nessuno aprirà, nessuno sognerà. L'uccello chiuso nella gabbia è stato liberato nel cielo azzurro.
Addio, signora del quarto piano: la festa della vita ti accompagni sui sentieri senza più orizzonti che pregando tu sognavi.
È rimasto un grido di gioia nell'aria: un'ombra di una anziana signora si allontana nella luce del giorno: anche la nostra viaggerà un domani.
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