Disegno nel cielo una costellazione con l'indice come matita che traccia linee graffiate, di un grigio cupo
finché la punta non si consuma finché, stanca, non tiro secchiate di colori più chiari e le stelle le nascondo dietro il rossore di un'alba rubata alla natura e imprigionata tra le fibre di una tela sporca macchiata di un colore ormai indefinito
disegno con un colore più scuro le case, gli alberi, tutto ciò che riguarda la relazione "natura-uomo" e i colori chiari risaltano dietro quei tetti dietro quei sogni nascosti, tenuti segreti da un cuscino, custoditi tra le lenzuola di un letto piuttosto che un cassetto
disegno strade spoglie di anime tranne che una nascosta dagli indumenti scuri completamente invisibile agli occhi degli spettatori se non per due cuffie bianche come riflettori note volano nella sua testa anch'esse giocano a nascondino tra gli sguardi critici di chi si ferma ad ammirare una mattinata che non tarda ad arrivare.
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