Beati siamo noi che leggiamo l'alfabeto della vita seguendo con gli occhi e alcuni anche con le dita quello che qualcuno ha scritto su tanti codici antichi.
Abbiamo appreso a leggere da maestri o maestre gente buona e onesta che ci preparavano alla vita senza scioperi o soprusi amandoci come loro figli.
Quante cose abbiamo appreso dalla storia antica, i viaggi erano fantastici leggendo carte geografiche, la matematica si cantava sommando o restando.
A questi antichi maestri di vita e di vera dottrina dobbiamo il nostro amore alla patria e alla famiglia. Per loro innalzo un monumento di puro sentimento.
Spero che i moderni maestri dei nostri futuri bambini continuino a insegnare l'alfabeto per leggere la meta senza bugie iniziando dalla prima A fino all'ultima Zeta.
Da bambini la vita è vista come un gioco all'infinito quando i giorni passano svelti giocando e insegnando. Da vecchi ritorniamo all'infanzia per morire sognando.
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