Sugli abitanti di queste antiche e nuove città sta cadendo la pioggia rivoluzionaria di domani. I nuovi politici che nascono senza basi umane stanno lasciando ferite aperte in occhi strani.
I nuovi arringatori mitificano idoli senza speranza, i giovani baciano le ferite sognando il loro futuro, le bandiere di molti colori sventolano senza pudore, il mondo aspetta un cristo senza nessun dolore.
Sulle strade del nostro piccolo e strano mondo si sono abbattuti cicloni, tifoni, lampi e forti tuoni, ma la violenza distruttrice della madre natura è molto più umana di quella che produce l'uomo.
Le primavere nate da politiche senza cuore e ideali sono spazzate da venti che vogliono pane e libertà. Le falci e i martelli sono ormai strumenti arrugginiti in una società rifatta nuova con sogni in spazi infiniti.
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