Non siamo più nel tempo delle grandi cattedrali quando l'uomo del campo umile s'inginocchiava sotto archi romanici di pietra viva tagliata a mano.
Il monaco colto sognava, pregava e custodiva l'arte su alti monti e boschi pieni di misterioso incanto mentre il popolo forgiava le sue pesanti spade per preparare il duro apocalisse del suo domani.
I dipinti interni delle chiese erano i libri del popolo dove trovavano le radici della fede e la propria storia. Il suo pane quotidiano sapeva a sudore del giorno scacciando il timore della peste a galoppo sul tramonto.
Era il tempo quando l'uomo costruiva le sue cattedrali sognando che i suoi figli avrebbero pregato con fervore difronte a un crocifisso di legno vivendo di fede e speranza mentre da anziani sognavano di morire tranquilli nella stanza.
I loro sogni in pietra li troviamo oggi davanti ai nostri occhi con i pinnacoli di pietra e mostri sconosciuti in alto nel cielo. Le loro anime sono ancora vive all'ombra delle loro cattedrali mentre a noi semplici profani ci dicono cristiani e non lo siamo.
Oggi si dissacralizzano molte belle chiese frutto della vera fede di quei nostri padri che credevano in un Dio fatto carne come noi mentre noi con la nostra arroganza ci crediamo dio e Lui solo uomo!
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