Signore, i giorni trascorsi insieme al popolo africano mi hanno insegnato a comprendere la vita e la morte. Ho sentito il respiro del tempo nelle favole dei vecchi maturate insieme osservando animali e sentimenti.
Signore, ho sognato sotto il loro cielo ricco di croci, ho dormito sotto le loro alte e snelle palme di cocco, ho cacciato con loro nelle immense e ricche savane al ritmo di canti, preghiere, pianti e veri sogni umani.
Signore, ti ricordo ancora con il bel nome di Mulungu, al ritmo di tamburi, canti, danze e un vecchio macocho accompagnato da voci di vecchi, donne e bambini allegri battendo mani e piedi sulla terra al chiarore delle stelle.
Signore, ho pregato guardando la luna nel tuo bel cielo quando un padre contento ti offriva in estasi suo figlio nato sulla terra dietro la veranda della sua nuova casa con sua moglie contenta di essere finalmente madre.
Signore, quante cose si apprendono vivendo in Africa terra ricca di storia vissuta nel dolore e nell'allegria dove i veri grandi libri sono depositati nella memoria di persone anziane ricche di vita e sapienza senza fine.
Signore, ti ho riconosciuto in molte maschere di legno con un ricco messaggio nei loro ritmi e movimenti. Con poche parole ho sentito la Tua voce sentenziare in tribunali senza toghe ma il cuore limpido nelle mani.
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