Il vento muove con violenza gli alti cipressi che sembrano inchinarsi per salutare la sera illuminata da una luce fioca di un sole monello che gioca a nascondiglio fra nuvoloni neri.
Fischia il vento sollevando polvere sui vetri. I colori del tramonto si stanno dileguando finendo appesi nei fili dell'erba che ballano spinti dal vento che saluta l'ultima speranza.
La sera si veste di toni diversi quando c'è vento: sferza con violenza uomini che avanzano a stento. Non si sente nessuna nota di canto di uccelli spariti per non essere sferzati dalla notte fredda.
Lentamente scende anche il buio della notte: si sentono sottovoce i bisbigli di lontane stelle, il cuore ascolta note di cantilene di mamme che addormentano i piccoli baciati in penombra.
Il vento si nasconde stanco dietro muri di silenzio, qualche gatto ancora gironzola nel mio giardino in cerca di qualcosa che si nasconde sotto le foglie. La quiete scende negli occhi di uomini stanchi.
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