Aprendo il balcone ho visto il mattino con un velo di nebbia che l'avvolgeva bloccandolo con la faccia umida sui vetri mentre io riempivo gli occhi di stupore.
Vedevo solo ombre appese nell'aria fredda, sentivo cinguettii perduti di passeri solitari richiamando le compagne aggrappate sui fili che tagliavano la nebbia in attesa del sole.
Pensavo che sarebbe stato un lunedì scialbo: senza orizzonti dove posare la luce degli occhi, senza alberi fioriti dove appendere i miei sogni, senza i colori di delicati piccoli fiori del campo.
Dopo qualche ora ho aperto la porta di casa: la nebbia lentamente spariva volando in alto, il sole faceva capolino e sembrava allegro mentre il mio cane scodinzolava contento.
È stato un lunedì lavato nella nebbia notturna asciugato dal tiepido sole di un febbraio spagnolo pieno di contrasti di luce, suoni, colori, voci ed età di uomini e donne di tutti i colori diretti verso l'aldilà.
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