Anche i bambini siriani sognano volano i pensieri sulle ali del vento rami seminudi, annunciano primavera. Sui monti la rugiada del mattino disseta le corolle che si affacciano alla vita. Timido il sole s'adagia sui tetti delle case ancora silenziose, è così bello! La vita scorre quasi con indifferenza tutto è scontato, la vita, il sole, i prati in fiore un letto sicuro e un pasto certo. In Siria... è morta la primavera, non più rinascita, la stagione della guerra veste i bambini siriani. Piccole gemme morte prima di schiudersi svaniti nel nulla, uccisi senza pietà i loro occhi vedono sempre un colore, il colore della morte attorno a loro case distrutte nell'aria una eterna nube di macerie. E quando la sera l'ultimo raggio di sole s'accomiata sull'unico albero rimasto, si abbandonano fra le braccia della mamma, sognando aquiloni e la propria terra fiorita da tanta pace.
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