I cipressi che vedo dalla finestra ricordano tempi di monaci certosini vissuti all'ombra di archi e di celle pregando sotto il sole, la luna e le stelle.
Era una volta una certosa grande con uomini incappucciati di silenzio in cerca di pace, con santi intorno in cerca di Dio e un nuovo mondo.
Nell'aria echeggia ancora il gregoriano passeggiando intorno ai chiostri secolari. Oggi sotto il sole giocano bimbi e ragazzi allontanando gli echi di monaci morti.
Cammino lentamente insieme al mio cane le ombre del campanile e delle nuove case mi seguono insieme ai miagolii dei gatti insieme a fantasmi di spiriti vivi e lontani.
Vedendo come oggi la certosa è ridotta Sic transit gloria mundi, avrebbero cantato mentre le cigogne annidano con le rondini e i vecchi chiacchierano aspettando il tramonto.
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