Il giorno è caduto ai tuoi piedi. Le mani trattengono il cielo mentre cade la luce. Sulle strade cammina la mia voce posata su mani di carne nascosta nell'eco del giorno.
Ora fuggo lontano nei boschi: dissecco come fieno in olocausto. Non temo i gridi della notte nati su muri con ferite quando il sole illumina il mio volto.
Attoniti svaniscono gli occhi di cielo, ma un fuoco freddo vive sotto gli alberi aspettando una luce frantumata di cadela per rivivere in pieno il giorno del mistero.
Ricordo il dono della giovinezza quando il tempo suggerisce splendori e bellezza. Il corpo vive insieme a fantasmi dove oggi splende il sole e domani piove.
Commenti