Non posso dire, signore, che non ti vedo quando passeggi senza dire una parola in mezzo ai fiori che mi trovo davanti in questo tuo giardino chiamato terra.
Passeggio ogni giorno sotto il tuo cielo dove la luce offusca le tue lontane stelle ma l'erba, le piante e i fiori campestri mi parlano di te cantando nel silenzio.
Non me la sento di dirti: ascoltami. Questa parola sparisce in sillabe sorde. Basta uno sguardo intorno per sentirti.
In ginocchio sotto il tuo cielo cambiante spengo la mia lampada un poco inquieta per leggere in silenzio il tuo messaggio.
L'odore della terra sosta su mani d'offerta mentre nel buio di una luce senza paragoni ti ho visto gioire carico di divina dolcezza.
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