Vorrei conoscere cosa dice l'onda del mare quando accarezza con dolcezza la spiaggia nelle prime luci dell'aurora color pastello.
Mentre la luce cade lenta sulle mie mani purificherò il corpo su uno scoglio solitario in attesa del primo raggio mattinale del sole che riduca i miei sogni in frantumi celesti.
Solo in quel silenzio di acqua e di luce del cielo potrò leggere nelle ore del giorno che avanza le pagine scritte dal calore del sole e dal silenzio in cerca di vergini sillabe per nuovi umani versi.
Le appenderò stupefatto sullo stipite di casa mia senza numero, né cancello, né porta, né chiavi ma solo uno specchio che legga il cuore della gente.
L'azzurro del cielo e del mare chiuso nei miei occhi cancellerà il buio nascosto negli angoli delle strade dove i poveri cercano di nascondere la propria vita mentre le ore passano svelte per un'altra vera riva.
Su una spiaggia nuova e deserta starà scritto un nome quando la notte muore su petali di fiori bianchi e viola. Solo allora si svelerà il mistero racchiuso nell'uomo.
Nella nebbia della sera si raccoglierà la solitudine quando l'uomo saprà leggere discorsi sottovoce di donne con mani giunte maturando il silenzio.
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