Dietro gli spari effimeri della festa ho visto cadere stelle filanti fosforescenza di umana felicità: intarsi di vestiti negli occhi, fiati pieni di ansimante calore, sillabe sciolte su labbra chiuse.
Tutto affiora nel lucido ricordo di una festa paesana ricca di sapori scesi dal bosco della montagna. Scivola la musica lentamente insieme alla sera che si nasconde nei muri a odore di muschio.
È notte. Le ultime note dell'orchestra penetrano con dolcezza nel cuore. Dormono gli sguardi del giorno in segreti labirinti di tufo. Restano i colori della festa nel sogno bianco di fanciullo.
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