Ti sei offerto al tuo Dio che hai conosciuto da quando bambino imparavi a pregare ascoltando il prete del paese predicare. Poi hai visto la tua carne disseccare come fieno che perde il verde al sole quando scotta come ferita al cuore.
Hai cantato l'inno della tua vita lontano dagli affetti familiari poggiato a balconi di questo mondo vedendo passare volti senza nome.
Non ti resta che vivere gli ultimi anni sentendo da lontano l'ululo dei monti dove ti facesti uomo ancora ragazzo specchiandoti nel cielo pieno di luce nelle notti stellari senza rimpianti.
Rinascerai in giorni senza troppi veli dove miti e sogni nascono e crescono ogni mattina con nuovi eterni misteri. Cadrà l'ultima ombra appesa alle foglie aprendoti la porta del tuo ultimo giorno.
Allora il rumore delle cose di questo mondo si accartoccerà in un grande pozzo senza fondo. La carne disseccata come fieno in olocausto non vedrà più un sorriso idiota stridere come pianto.
Il mondo camminerà su selciato di vetro azzurro dove le preghiere sbocceranno in rose rosse mentre gli uomini saranno degli esseri celesti con mani trasparenti e occhi pieni di gioia eterna.
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