Ho inciso un nome sullo stipite del tempo con caratteri d'ombra e puro candore. Affiora un volto di abissi sommersi in una conchiglia di puro silenzio.
Risuona la sinfonia del giorno su questo nome pieno di ricordi. Maschera di un essere senza passato trascina il suo corpo lontano.
Forse è uno zingaro che dorme col vento in una caverna d'ali di uccelli o una donna senza volto né nome cantando una vecchia canzone?
Ricordo solo che quel nome sapeva a sapore di bosco nostrano dove le querce salutano il mattino respirando la luce che dà la vita.
Un nuovo nome s'insinua fra le arene sfuggendo a mulinelli di giorni seccati al sole pieni di pioggia non lasciando né orme né ricordi.
Solo vedo su un biancore siderale un'ombra che canta una nuova canzone: vivere e morire come bachi da seta avvolti in sapore di terra e colore di cielo.
Commenti