"Vivere di silenzio" dovrei scrivere sulla mia carne che inchiavarda un pezzo di cielo in frantumi visto in pupille aperte senza vita di mamme povere e immense stringendo bambini affamati e smunti.
Fuggirò con il grido che lacera la sera vedendo bambini frugare nei rifiuti riempiendo le mani della mamma che come tenaglie trattengono lacrime riempiendo di silenzio il loro futuro.
Intorno le saracinesche scendono sul giorno pieno di volti di ogni età e condizione. Spero che un domani non troppo lontano cadano fiori, speranza e colori nel buio di certi uomini in cerca di soldi e futuro.
Arriverà un giorno che ci riconosceremo pezzi di sole imbrattati di umano mistero. Allora qualche mamma ci verrà incontro baciandoci con l'amore che porta negli occhi e canterà; "Grazie per essere rimasti poveri".
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