La prima porta si apre con la chiave bianca. La seconda gira se stessa quando è stanca. La terza divora la sorte. La quarta porta la morte.
Sulle note del passato sfoca il suono che leggevi delle pagine che ti ha lasciato hai scoperto che solo restavi dentro classi o dentro celle tra sorrisi o nelle stelle, ti accorgevi che quelle più belle non ti entravano dentro la pelle.
La prima porta ti apre un angolo di mare, la seconda porta lontano a naufragare. La terza divora il cuore la quarta mostra l'amore
era il tempo per sognare di una viola profumata con radici già nate spezzate nella pioggia le avevi perdute.
Ritornare dentro a stare da finestre con veduta metti i dischi che cambian d'estate e le prime pastiglie bevute, occhi veri dentro al cuore e nient'altro da donare le ferite ti fanno piacere dandoti un'anima da sfregiare.
La prima porta si apre con la chiave bianca la seconda gira se stessa quando è stanca la terza divora la sorte la quarta...
mura intorno anche se ridi o se metti i tuoi vestiti. Questo è il posto che ho scelto per dire quale porta adesso voglio aprire.
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