"Giochiamo per ridere" - disse la bambina. Tu dici: "La casa cammina", io dico: "L'albero piange". Cominci tu - dissi - tu sei la più piccola devi sognare. Chiuse gli occhi con le dita e continuò: "La casa è sulla torre e la luna dorme, i pesci camminano sotto l'ombrello, la balena entra nell'autobus, schiaccia una vespa e si sgonfia. Il semaforo è viola, passano tutti sui fili della luce e nessuno cade, nessuno piange e guardano avanti. I cani portano le cravatte, le scarpe parlano con le foglie insieme a Babbo Natale senza sonno".
Perché non ridi più - disse la bambina. Adesso tocca a te. Chiudi gli occhi.
"Era notte e c'era il sole, gli uccelli erano liberi senza timori, gli uomini volavano senz'ali, le macchine erano giocattoli di pane. Tutti mangiavano, nessuno comprava era il mondo di molti regali. Non c'era bisogno di fare gli esami tutti sapevano senza studiare".
Ho vinto io - disse la bambina e dormì contenta continuando a sognare...
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