Un vento bizzarro bistratta la chioma dei pini lungo il profumato vialetto dei melanconici mentre gli oleandri si chinano fino a terra baciandola nella tenue penombra del giorno.
Suonano le campane sui tetti del paesetto, i gatti saltano sui muri per sfuggire ai cani, sulle pareti si leggono le lacerate propagande con messaggi graffiati con rabbia dal tempo. Un vento bizzarro soffia sui ruvidi volti umani di poveri vecchi con rughe dipinte a spatola, volano cappelli, pezzi di plastica e foglie secche facendo girotondi nell'aria del giorno che muore.
Un vento bizzarro spazza con la sua violenza le infinite orme di uomini che guardano a terra. Non resta che il giorno e la notte si bacino in pace nel vento che lacera forte l'oggi e ci apre al domani.
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