Signore, abbiamo atteso il tuo Spirito di fuoco accendere la lampada che si spegne nella sera quando le mani giunte stringono un altro giorno passato in fretta senza uno sguardo al tuo cielo.
Oggi sentiamo l'impellente bisogno di ascoltarti per comprendere la corta strada che percorriamo insieme a tanti uomini che neppure salutiamo perché infastidiscono con il semplice parlare.
Distruggi, Signore, con il fuoco del tuo Spirito il programma di Babele che di notte sogniamo. Non farci vivere in una grande casa di cristallo quando addosso portiamo una pelle di catrame.
Noi siamo i figli di creta del tuo povero Adamo che piange suo figlio Abele morto fra le mani. Il deserto molti lo conosciamo solo in fotografia, il Mar Rosso lo scopriamo in cliniche senza vita.
Rallegrati, Signore, perlomeno con te siamo sinceri perciò nei momenti tristi ci mettiamo in preghiera. Il tuo Spirito ci ha fatto dono della tua intima allegria sognando un tuo nuovo mondo con tanta nostalgia.
Tu ci conosci, Signore, siamo amici di tuo Figlio con un cuore di carne e un pizzico del tuo Spirito. Fummo nel passato delle semplici statue di argilla ma il tuo soffio e la tua luce ci hanno fatto felici.
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