La mia vita era come una cascata inarcata nel vuoto; la mia vita era tutta incoronata di schiumate e di spruzzi. Gridava la follia d'inabissarsi in profondità cieca; rombava la tortura di donarsi, in veemente canto, in offerta ruggente, al vorace mistero del silenzio. Ed ora la mia vita è come un lago scavato nella roccia; l'urlo della caduta è solo un vago mormorio, dal profondo. Oh, lascia ch'io m'allarghi in blandi cerchi di glauca dolcezza: lascia ch'io mi riposi dei soverchi balzi e ch'io taccia, infine: poi che una culla e un'eco ho trovate nel vuoto e nel silenzio.
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