Un bimbo muore poggiato solo sulle ossa con occhi spalancati dalla fame. La madre senza lacrime lo piange ricordando quando lo partorì sognando.
Il suo seno secco si riempie di dolore respingendo il sole che la consola. Il silenzio circonda questo gruppo umano in un'ora che spaventa il sole tropicale.
Le ombre hanno paura di fermarsi accanto a un morto con madre senza pane. Non ci sono speranze al sud dell'equatore quando il nord getta nei suoi rifiuti ciò che altri guadagnano col sudore.
È stato distrutto l'equilibrio del mondo, la povertà si arricchisce di tristezza, la ricchezza s'ingrassa di negligenza mentre anche oggi muore un sogno.
Il sud rifiuta le briciole delle ricche mense dei tanti epuloni vestiti di magnificenza. È meglio morire con la dignità negli occhi che essere schiavi di un gioco sporco.
Domani ritornerà il vero figlio dell'uomo farà risorgere i poveri morti dalla fame, li guiderà in un antico deserto fiorito moltiplicando il loro cibo all'infinito.
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