Giunsero i Cavalieri dell'Apocalisse in un pomeriggio di tempesta mentre un vecchio cantava la vita guardando un bimbo dalla finestra.
I cavalli non avevano briglie su strade con statue di bronzo nitrivano con raffiche di nebbia incontro all'uomo pieno di silenzio.
Per la folla fu un giorno come tanti, per alcuni fu un giorno di rimpianti. Un velo si squarciò nel tempio cadendo trenta monete d'argento.
Il governo di turno si lavò le mani scartando una verità che scottava. Gli amici si rintanarono dispersi in angoli oscuri pieni di spavento.
Si udì un grido, un tuono, un lamento: morì l'Uomo e il mondo pianse contento. Fu questo il nostro primo Venerdì Santo quando noi accendemmo una fiaccola.
Il nuovo calendario iniziò da zero la sua marcia di virtù e mistero. Aspettiamo i Cavalieri dell'Apocalisse cavalcare su nuovi cieli senza eclisse.
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