In strade medioevali con archi e torri giocano i giorni di una fanciulla amica. Segue con lo sguardo il fumo della pipa posarsi su piatti feriti a fuoco per conservare geometrie moresche segni di voci che tacciono da secoli.
In quella casa di pietre rosate vivono immagini mai cancellate con ali di lino ricamate a mano. Le favole del cuore nate nella sera riecheggiano nell'eco delle stanze con porte aperte spinte dal vento.
Poi ruggì la guerra piena di odio: le pareti si tinsero di rosso sangue le favole diventarono tragedie con volti e cuori pieni di miserie. La fanciulla divenne presto madre con sogni infranti di bellezza.
Vennero i figli e anche la loro partenza ritornarono le favole a riempire le ore ma presto il marito la lasciò vedova. Guardava le foto, costruiva castelli, suonava il piano con estrema dolcezza riempiendo le ore per morire contenta.
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