Hai verdi mari e bionde colline hai bianche corone di bianche bambine che troppo lontane lascian senza mangime immerso tra lacrime e le pupille languide dunque non esiti dice senza titubare ed io non ribatto rido e poi devo andare dunque non guardi la scocchi a caso perché tu ardi mentre mi sgretolo sai sono un vaso: io non mi regolo se poi io cado mi frammento mica mi screpolo come le tue labbra che son la mia utopia come i ciuffi color ambra e la tua onda, metonimia e questo è il punto della cicatrice il mattone del muro e il legno alla radice.
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