Sei impazzito di dolore per avermi persa,
ti scudi dietro una vita di menzogne e risse di parole assordanti.
Quello che vedo è lucidità estrema
in un volto di ragazzo,
quello che sento è pura follia
e io che ti vorrei vicino
non so come muovermi
non so come fare per farti capire
che il dolore si affronta e non si maschera
nelle bugie e nel disprezzo della vita.
Giovane uomo io ti penso con amara tristezza
e che il risveglio ti renda più vicino a te stesso
e meno alla smania di potere e pazzia.
Quelli come te devono usare la notte per vincere gli incubi del giorno
e sfruttare gli altri per sentirsi forti.
Come posso ancora starti accanto
in un universo di mancata saggezza e rancore?
Voglio liberare la mia pelle dal tuo odore
e desidero che il mio cuore imprigionato
trovi la sua strada, feroce, sanguinosa
ma vera.
Come potrei nascondermi ancora una volta?
Dove trovare riparo dalla dolcezza del tuo abbraccio?
Ti auguro di capire quello che senti realmente,
quel desiderio di me che fa stringere le mascelle
e contrarre il mondo.
Devi aprire il tuo orrore e non buttartici dentro,
scegliendo quel punto luminoso
che ti dia pace.
Composta martedì 26 luglio 2016

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