Che questa notte mi porti lontana da me
e vicina alle tue salde braccia,
che le mie paure siano cancellate dal sonno
e dal silenzio del mondo.
Mentre la città vive di sé,
io mi nascondo nell'ebbrezza delle parole non dette,
dei sogni facili e ossessivi.
Come sarebbe facile incontrarsi
in una sera d'estate,
fragili, inespressi eppure vivi.
Ll mondo non accenna a fermarsi
ma io non proseguo al buio,
preferisco attendere una mattina nuova,
che mi dia il senso dell'essere in piedi,
dello stare in bilico fra i mondi paralleli
che la gente costruisce continuamente.
Io non so chi sono e non ti conosco,
stanca delle cose quotidiane,
cerco la follia, come fai tu.
I risentimenti sono il mio pane
e la mia distruzione
non voglio che anche tu ne entri a far parte.
Tu sei diverso nella mia mente
e io sono quella musa che vai cercando
per esprimere un cuore rigido.
Ripensami ogni volta che puoi
e sii sincero,
sfuggi le vette facili e resta sobrio per me.
Io sarò il tuo vino forte,
la tua droga leggera,
io, sola ed indifesa,
posso ancora darti tutto quello che sei.
Composta martedì 12 luglio 2016

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