Pregherò sotto arcate dell'universo per chiedere a Dio che non respiri i veleni dell'uomo. Siamo randagi su questo deserto, siamo mendicanti sotto il cielo. Non sentiamo la carezza del vento in questa caverna fatta di pensieri.
Pregherò sui marciapiedi della vita, sotto macerie piene di grida e dolore con gli occhi di un bambino morto accanto a una madre senza rancore. Siamo sempre gli stessi fantasmi correndo sotto i cieli grigi e rossi dove il sangue di un toro stordisce chi poi uccide ridendo la vita.
Pregherò all'ombra di un campanile quando la morte divora il cuore e la fede matura la ragione. Ascolta, spirito dell'uomo, la nostra debolezza fatta carne. Fa che la speranza e la fortezza, il silenzio e l'amore guidino i nostri passi salendo insieme la montagna.
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