Martedì mattina a Tintagel, Cornwall

Ha un cielo nero,
un cielo che tocca la terra.
Un cielo nero
come le scarpe della festa
che in fondo alle mie gambe bevono la nebbia.
Ho intorno l'Inghilterra.
Alle spalle i pochi passi fatti
lunghi negli anni,
e sotto di me c'è così tanto mare.
È tornare.
All'Inghilterra delle promesse tradite.
Quelle fatte davanti a me
e quelle fatte ad un viso rabbuiato.
Sera d'addio,
davanti ad una birra chiara.
Chiara come le mie scarpe da fuga
di allora.
Le stesse che ho sempre calzato,
fino a ieri.
Adesso sono in fondo all'acqua di Calais.
Con i sassi dentro
per non riaffiorare.
Ha un cielo nero il canale.
Quello che vedo di schiena.
Quello dell'andata di troppi ieri fa
e del ritorno di oggi.
E quasi mi avvolge
la mia nuvola di fiato
e mi sta ferma davanti agli occhi.
Succede,
è novembre a Tintagel
Ancora pochi attimi del mio benvenuto
dato da solo
e le mie scarpe da festa
potranno portarmi dove meritavo di tornare.
E sarà gioia,
per le mie scarpe e per me.
Ma non troppa,
non sono abituato.
Bentornato a una casa,
mi dico.
Composta sabato 12 dicembre 2015

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