Mio spirito, che mostri lineamenti d'infinito e sovverti la logica dell'indifferenza rivestendo sembianze d'amore. Mia pace, spodestata dall'espressione più autentica che potessi mai riconoscere. Mio essere, che assapori la dolcezza di esistere in un luogo ignoto, come fossi bendato. Miei sensi tutti, che danzate come ospiti d'una festa io vi guardo, attonito ed estasiato, spettatore inerme e mai pago, ad applaudire senza fine.
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