Una foglia ingiallita dal basso guardava, il suo sguardo un po' triste sul suolo indugiava. Sembrava al di fuori di tutto e di niente, sol sperava di esser schivata dalla gente. Il mio sguardo posato su lei si commuove pensando al passato suo di foglie nuove, Di quando dall'alto di un albero austero che sfidava il mondo innalzandosi fiero vedeva i monti ed anche il mare tenendosi forte senza vacillare. Il vento e la pioggia incalzavan però lei salda restava senza dire no. Al vento diceva rinfrescami ora, alla pioggia parlava dissetami ancora perché possa restare a lungo abbracciata a quest'albero forte di vita vissuta. Il tempo è passato, la forza non c'è, l'autunno è arrivato e porta con sé la vecchiaia triste di foglia ingiallita che giace ora inerme al suolo caduta. Ma non è finita, la vita è ancor, accanto a lei cento e ancor foglie così. Si danno la voce e stanno vicino formando un mandala in quel giardino di ricchi colori ambrati e dorati che aprono il cuore agli occhi posati. È un tripudio di ombre e colori sfumati, energie ancora vive di tempi passati. La vita non muore, sol muta il suo manto e a primavera germoglia e sarà un incanto.
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