So che più non vivrò. In quale istante certo non so, so quando non vorrei, però. Per esempio nei meriggi di questi giorni di febbraio, freddi di vento e freschi di nevaio. C'è una luce adagiata, arancia, che riscopre le cose qui d'intorno, pei raggi fugaci del sole vicino sulla nostra azzurra trottola in curva di fine inverno. Nunzio è persino un arco in cielo, che dopo la pioggia breve fa di gocce pinte un velo. Indugi di primavera a venire, del periodo estivo poi a seguire. Lunghi, caldi, calmi giorni quelli. Attesi, quindi ancor più belli. Cader ai piedi della duna, di sabbia che scende al mare, e non potersi rialzare... la luce rossa tra la pelle, che cala sulle larghe pupille, e sensi d'incanti lì a svanire... no, non è la stagione (neanche questa) per morire.
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