Se ne stanno caldi, e se ne stanno cheti, nel buio profondo di presse pareti. A volte si fan cavare al mondo, e si fan tagliare a tondo, a far da stella dietro gran cassa, quando la luce ben li trapassa. Mentre la vita invecchia e passa, per quelli in carne e ossa, per loro no, ché di supremo carbonio, ché per sempre splendono. Dannati a bellezza, sottratti al demonio, a morte mai s'arrendono.
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