Leggiera non è un errore ortografico bensì una forma poetica inserita di proposito per evocare il danzante precipitare delle gocce di pioggia (metafora del passare degli anni) che si aggiungono all'acqua del lago (la vita) su cui ondeggiano i cigni (gli esseri umani), sovrastati dalle nubi nere (le difficoltà) e dal ghiacciaio solido ed immutabile (la forza interiore che permette di trovare uno spiraglio di luce anche nei cieli più cupi).
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