Vedo oltre la pioggia cadere

Ed ecco la prima pioggia,
sollevo lo sguardo e aspetto,
Gocce tiepide sui capelli
una mi bagna il naso,
un'altra si poggia sul labbro,
un'altra si ferma su un ciglio e poi
mi entra nell'occhio.
Apro le braccia.
Sorrido e tremo.

La prima pioggia l'annuso,
scende e le do il benvenuto,
porta l'autunno
terra, foglie, castagne e muschio.
Altra ne scende
e intanto saluto
dico addio ai fiori di campo,
alle girandole di carta e alle
conchiglie rotte.

Gocce fresche sui piedi ancora scoperti nei sandali.
Gocce che scendono trasversali
Gocce a portar via altre gocce dagli occhi,
gocce a separare stanchi abbracci,
tristi amanti con mani chiuse nelle tasche
emozioni affogate in acquitrini di abbandonate speranze

La pioggia incessante cade
bagnando i volti preoccupati
degli amori nati
sotto gli ombrelloni,
ragazzi innamorati
che cercano riparo
per illudersi che
al buio di un lampione
in quell'angolo di marciapiede
la pioggia non li toccherà
e un altro bacio ancora
il loro amore conterà.
Composta martedì 14 ottobre 2014

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