Gettare un sasso in uno stagno e ammirare i cerchi che l'acqua crea. Seguire con lo sguardo quel movimento così speciale e naturale. Solo il mio pensiero si ferma e nel silenzio un'emozione che brucia. Quanti cerchi abbandonati, quante anime perse mentre la mia solitaria vaga nell'infinito. Il silenzio risuona nella testa, è come un'incudine battuta dal ferro freddo di un dolore. Giorni che passano nell'alternanza di emozioni stanche e ormai sbiadite, mille facce da usare per convenienza ma nessuna che riconosce la mia anima.
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