Scritta da: C. Veratelli

Hey tu, soldato

Mi domando vostra madre come possa amarvi
anche se avete le mani sporche di sangue
Madri preoccupate per il proprio figlio
Ma non per i figli del mondo
Voi siete anime privilegiate?
Vorrei che foste tutti bambini che corrono
Dalla dannazione alla ricerca di quelle
Braccia tese di vostra madre
che regalano sicurezza e amore
Invece che paura, spazi vuoti
in cui morire dal dolore.
Guardate, noi potremmo essere i vostri figli
Voi che abbracciate
Quell'arma che vi renderà bestie
Da non sentire i reali richiami del vostro cuore
Le vostre madri vi hanno insegnato
Inculcato nella vostra mente che esiste la padronanza
Senza solidarietà e tolleranza
L'intelligente e il deficiente, il nero e il bianco
L'antico vergognoso segreto del razzismo
Della differenza
È così il mondo che vi appartiene
Questo mondo fatto di differenze e non di ricchezza per la disuguaglianza.
Guardati soldato nello specchio
Vorrei che un giorno i tuoi occhi non smettessero
Mai di lacrimare per tutte le morti
Di quelle povere anime
Innocenti.
Composta lunedì 1 settembre 2014

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