Cantava con voce sommessa una giovane donna accompagnata da chitarra con corde rotte in pieno pomeriggio d'inverno senza sole. Non pioveva da mesi in quella strada, le ombre lambivano gli angoli di zolfo coperti d'umidità di cani e uomini sporchi.
Il vento si divertiva con i suoi capelli biondi coprendole il viso e gli occhi senza tramonti. Poca gente passava per gettarle un soldo ma lei cantava per sciacquarsi l'anima dopo assurde discordie senza ricordi.
Un uomo si fermò e la guardò negli occhi mentre lei sognava cantando così:
"Era un giorno di primavera nei campi un fiore di mandorlo cadde ai miei piedi l'odorai per sentirlo mio ed esso sparì. Una farfalla bianca mi vide attonita mi volò intorno, pazza d'allegria, poi cadde sull'erba e morì. Un pettirosso saltava fra i rami chiamava la compagna perduta lontano ma un falco affamatò lo ferì".
Non le gettai nessun soldo quel giorno non voleva elemosina la donna. Forse sì, nel cuore un uomo la capì. Tacque la chitarra, la donna si alzò. due ombre andarono insieme sognando con un fuoco nuovo che mai più morì.
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