Neanche te ce la faresti senza di me senza prima fuggire dal perno del tuo io da quei punti neri, grigi, incolore che, tradotti diversamente assomigliano alla "petit morte" la petit morte, petit morte, petit morte è proprio quel respiro che diventa assente come une piuma appesa in un ramo del vento dopo un esplosione seminale. Proprio a quel fluido momento ci si sente il bisogno di invocare ciò che ti fa sentire aria cielo, scendi due palme più giù mare, spingiti due piedi più in là vento, diventi l'arco magico nelle dita del vento diventi violino poco prima di trasmigrare in brezza in brezza sottile che risuona attorno al tuo corpo il violino della mia follia.
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