Scritta da: A. Cora

L'ultima chiosa

Nel'ancor
giovane autunno
che mostra le foglie ingiallite
Smorzando i lievi colori, ai tanti
sogni ancor vivi

Distante dal mondo che gira, ove
gl'affetti più cari, pare abbiano messo le ali
perché è meglio ignorare, le stesse
radici, seccate

Nella riserva dei cuori, dal destino recisi, scorgo l'amaro
sapore, di quella vita fuggita, tra quelle spesse
pareti, nel'echeggiato lamento, che più
forte, del vento s'udiva

Mentre del tempo l'andare, senza guardare
negl'occhi, senza sfiorare l'amore, quasi
senza rumore, getta al vento le ore
Nel suo più lento, inconsistente
fuggire

Quasi come una fiaba, già troppe
volte ascoltata, nel'ultima
chiosa, finire.
Composta lunedì 10 novembre 2008

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    Info

    Scritta da: A. Cora
    Riferimento:
    Uomo, vita e destino, insieme, nel più amaro cammino - Dal vero -.
    Dedica:
    Al cielo al sole, a queste verdi colline, a quel'amato, vissuto, sapore del mare, a tutti i colori, che posso ancora osservare.

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