Lo sai anche tu, i nostri sogni non hanno radici nel cratere ingordo del tempo: la vita è un cerchio di sabbia sul corpo eterno della sfinge.
La sirena dell'acqua alta stanotte ha ululato la sua peste nera e questo ormai è il vizio di sempre: la porta è aperta ma non si può fuggire. Adesso non gridare con il guardiano del faro nel cotone del sonno: non siamo più audaci naviganti e abbiamo il terrore dei pesci nelle reti.
Lo sai anche tu, le vele bianche non cancellano il male di vivere: moriamo un poco ogni giorno, senza appelli e senza frontiere. Venezia, moriamo un poco ogni giorno. E le Stelle stanno a guardare.
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