Scritta da: Urviniensis

Viandante

Rigagnoli muti di mille passati
lavano il rosso diamante da ogni carezza,
Io bevvi al calice di quelli più amati:
Parlami dunque della tristezza!

Parla a chi ha perso anni d'argento e di sole
a chi sente il bisogno di nuovo sentire
Senza timore, grida anche a chi non lo vuole
e ameranno di più il giorno del loro avvenire

Nell'umido segno del vagito natìo
nel Tempo che muove ad altre visioni
Là vedo anch'io:
Dolore che muta in fresche stagioni

Ma tu, Viandante di mondi celesti e spazi profondi
raccogli il freddo di vuoti universali
accoglimi, senza nulla dire, fra le tue ali:
mi basterà toccare la bellezza che diffondi.
Composta martedì 16 aprile 2013

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