Camera da letto

È diventata un arido deserto.
Le lenzuola
sono gelida sabbia nella notte.
Cenere è il fuoco al centro del bivacco,
l'anime si confondono nel fumo,
e, memori di un tempo,
del fruscio di tante primavere,
sono talvolta tiepide le membra.

A ognun di noi vicino,
come completamento al nostro essere,
c'è tutto ciò che resta
in una forma
che, forse ancora viva, rumoreggia.

È un'intrusa sgradevole e invadente
la veglia che scompiglia i nostri sogni,
e le ore,
ombre lente d'attesa,
sono gocce cinesi di tortura.

In alto,
piatto,
un altro firmamento,
sordo,
vicino e nero,
non offre a noi più stelle a consolarci.

F. P. –16/12/97.
Composta martedì 16 dicembre 1997

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